Si è chiusa sabato 23 novembre a Ravenna, negli spazi delle Artificerie Almagià affacciati sulla Darsena di città, la dodicesima edizione di Transmissions, il festival di Bronson Produzioni dedicato all’esplorazione e più interessanti frontiere della musica globale. 17 artisti e band da 11 paesi del mondo (Stati Uniti, Inghilterra, Egitto, Francia, Canada, Australia, Libano, Iran, Italia, Grecia, Germania) hanno dato vita a «una fantastica celebrazione di sperimentazione e transculturalismo, all’insegna del suono e del suo potere unico, in una cornice semplicemente spettacolare»: così l’ha definita Martin Bisi (producer di alcuni dei più significativi gruppi della scena noise newyorkese e mondiale, dai Sonic Youth agli SWANS di Michael Gira), uno dei due curatori scelti quest’anno da Bronson per dare vita al festival.
Un festival che vuole rappresentare un’esperienza da vivere e da ascoltare senza pregiudizi, del quale Bisi ha condiviso la direzione artistica con Radwan Ghazi Moumneh, fondatore dell’innovativo progetto Jerusalem In My Heart e tra i protagonisti più importanti della ricerca musicale contemporanea.
«Ho scelto di portare a Transmissions una serie di artisti in grado di rappresentare con la loro stessa esistenza, ciascuno in modo differente e profondamente personale, un forte statement politico, lo stesso che caratterizza in un certo senso da sempre il festival. […] Per questo spero che le connessioni che abbiamo contribuito a far nascere nel corso di questi mesi possano durare per sempre».
L’apertura resta l’autentica cifra distintiva di una manifestazione che richiama a Ravenna un pubblico in costante crescita di appassionati (oltre 1000 i partecipanti alla tre giorni) da tutta Italia e oltre, che anche quest’anno ha contribuito a confermarlo tra le principali vetrine della ricerca nel nostro paese: «Non si viene a Transmissions per ascoltare solo ciò che già si conosce, ma anche e soprattutto per scoprire cose nuove, fare nuovi incontri e arricchire la propria esperienza – dice Chris Angiolini, direttore artistico di Bronson. Per questo non possiamo che ringraziare di cuore i due curatori che ci hanno guidato ancora una volta in un viaggio entusiasmante attraverso il suono, iniziato nella New York della controcultura per condurci in mondi altri in cui tradizione ed innovazione si incontrano facendo tappa al Cairo, Beirut, Parigi, Berlino, Creta, Parigi e Montreal. Un’edizione straordinaria in cui ogni artista si è spinto fino ai propri limiti in un’atmosfera di valori condivisi e senso di appartenenza in una comunità aperta.»
Un’edizione resa possibile ancora una volta dal prezioso contributo di Comune di Ravenna – Assessorato alla Cultura e Regione Emilia-Romagna, che ha saputo coinvolgere sempre di più il territorio e le diverse anime della città di Ravenna, antica capitale dell’Impero Romano d’Occidente e secondo Comune in Italia per estensione, presentando un ricco programma di appuntamenti “off” – tra i quali vanno ricordate le straordinarie performance di Tidal Channel e Dave W. (White Hills) al MAR – Museo d’Arte della città di Ravenna.
Transmissions XIII, la tredicesima edizione del festival, si terrà a Ravenna dal 26 al 28 novembre 2020.
Tutte le info a breve su transmissionsfestival.org