Leila Bordreuil is a Brooklyn-based cellist, composer and sound-artist from France. She accesses concepts as diverse as Noise, contemporary classical, free jazz, and experimental traditions but adheres to none of them. Her music mixes deep melancholia with harsh noise-walls at ear-bleeding levels, and was described by the New York Times as “steadily scathing music, favoring long and corrosive atonalities”.
Driven by a fierce interest in pure sound and inherent texture, Leila challenges conventional cello practice through extreme extended techniques and unorthodox amplification methods, to the extent she sometimes seems to be playing the P.A system rather than the cello. Her compositions frequently incorporate sound-spatialization by way of site-specific pieces and multichannel installations, and focus on neurological perception and our physiological relationship to sound and space.
Leila Bordreuil è una violoncellista, compositrice e sound-artist francese con base a Brooklyn. Accede a concetti diversi come il noise, la classica contemporanea, il free jazz e le tradizioni sperimentali, ma non aderisce a nessuno di essi. La sua musica mescola una profonda malinconia con noise walls a volumi da far sanguinare le orecchie, ed è stata descritta dal New York Times come “una musica costantemente sprezzante, che privilegia atonalità lunghe e corrosive”.
Spinta da un feroce interesse per il suono puro e la struttura intrinseca, Leila sfida la pratica convenzionale del violoncello attraverso tecniche estese estreme e metodi di amplificazione non ortodossi, al punto che a volte sembra che stia suonando il sistema P.A. piuttosto che il violoncello. Le sue composizioni incorporano spesso la spazializzazione del suono attraverso opere site-specific e installazioni multicanale, e si concentrano sulla percezione neurologica e sul nostro rapporto fisiologico con il suono e lo spazio.